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KANT

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 IMMANUEL KANT   Immanuel Kant uno dei più importanti filosofi occidentali dell'età moderna, nacque nel 1724 da una famiglia di origine scozzese a Königsberg , nella Prussia orientale.    La sua vita risulta pressoché priva di avvenimenti rilevanti o drammatici : dopo una prima formazione presso un Collegio, proseguì con gli studi di filosofia, matematica e teologia presso la sua città natale e, laureatosi, divenne precettore presso alcune case private. Ottenne dapprima la libera docenza presso l’Università di Königsberg ed, infine, fu professore ordinario di logica e metafisica presso lo stesso istituto.      Due sono però le tappe fondamentali della vita di Kant : la prima fu segnata dalla censura a cui fu sottoposto un suo scritto sulla religione. Kant difese strenuamente la libertà di pensiero e, tale impostazione, trovò la sua massima trattazione nella Risposta alla domanda: che cos’è l’ illuminsimo? (1784). In questo scritto, che è diventato il testamento ufficial

DAVID HUME

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DAVID HUME David Hume (1711-1776) è stato un filosofo scozzese, noto soprattutto per il suo empirismo radicale e per la sua critica al principio di causalità. Hume affronta il problema della conoscenza e, come John Locke, non ammette l’esistenza di idee innate. Sostiene invece che tutto scaturisca dalle percezioni, ovvero tutto ciò che può essere presente nella nostra mente. Egli suddivide le percezioni in due categorie: le  impressioni , dette anche apparenze sensibili: sono le sensazioni che proviamo attraverso il nostro corpo, come ad esempio il dolore; le idee , dette anche pensieri: derivano dalle impressioni in quanto sono il ricordo di esse; un esempio, quindi, è il ricordo del dolore. Hume scrisse anche un trattato, intitolato  “Trattato sulla natura umana” , in cui egli spiega, appunto, su cosa si basa la nostra conoscenza.     Le principali conseguenze di questo modo di intendere sono, il fatto che tutte le nostre conoscenze derivino dall’ esperienza (percezioni

Locke

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John Locke tratta una tesi fondamentale per la quale circoscrive l'ambito entro cui gli uomini possono legittimamente applicare i propri strumenti conoscitivi, ovvero l'affermazione: Ogni nostra conoscenza deriva dall'esperienza.     Esperienza Locke afferma che le idee non sono innate, ma appunto derivano dall'esperienza in particolare:  dall'esperienza esterna provengono le idee di sensazione  dall'esperienza interna provengono le idee di riflessione Determinato ciò, possiamo dire che la mente umana è priva  di contenuti, esattamente come un foglio bianco, che acquisisce gradualmente conoscenze con il progredire delle sue esperienze. Le sue idee Locke distingue le idee semplici, di sensazione e di riflessione, che derivano dalle esperienza elementari e sono dotate di certezza; e le idee complesse che provengono dall'elaborazione delle idee semplici e si distinguo in: idee di modi: che non sussistono di perse ma sono sempre in relazione ad una so

Cartesio

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CARTESIO nasce a La Haye, Turenna nel 1596 e morto a Stoccolma nel 1650), noto anche col nome italianizzato di  Cartesio , filosofo, scienziato e matematico francese, considerato il fondatore della filosofia moderna. Cartesio viene comunemente ritenuto il fondatore del pensiero filosofico moderno , in quanto fu il primo, tra i pensatori moderni, a costruire un vero e proprio sistema filosofico . Pensiero di Cartesio . La finalità della filosofia di Cartesio è la ricerca della verità attraverso la filosofia, intesa come uno strumento di miglioramento della vita dell'uomo: perseguendo questa via il filosofo intende ricostruire l'edificio del sapere, fondare la scienza. Ritenuto il primo pensatore moderno che ha fornito un quadro filosofico di riferimento per la scienza moderna all'inizio del suo sviluppo, Cartesio ha cercato di individuare i principi fondamentali che possono essere conosciuti con assoluta certezza. Per farlo si è servito di un metodo chiamato scett

LEIBNIZ

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   Il pensiero metafisico Secondo il pensiero di Leibniz alla base di   tutte le cose vi è una realtà sostanziale dotata di energia e di attività autonoma . Per questo, tende  a criticarla prospettiva meccanicistica, e provare a riaffermare un punto di vista più finalistico e una visione ottimistica dell'universo Leibniz afferma che il nostro, è il migliore dei mondi possibili, infatti ha scelto il meglio secondo ragione tra infinite possibilità. La libertà divina di cui dio ci ha dotati coincide con al razionalità Sostiene inoltre che la realtà debba essere percepita con una concezione dinamica, in cui a fondamento della realtà meccanicistica vi è una dimensione sostanziale metafisica, cioè la forza viva, che si ricollega all'essenza delle sostanze individuali.   Le monadi Leibniz afferma che nel mondo vi sono infinite sostanza individuali, ovvero le monadi:  Queste sono centri di forza semplici, immateriali e privi di estensione, entità complete e autosufficien

Hobbes

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  La filosofia di Hobbes rappresentò l’alternativa del XVII secolo alla filosofia di Cartesio, non solo perché la filosofia di Cartesio era legata alla metafisica, mentre quella di Hobbes era legata a presupposti materialistici, ma anche perché i due filosofi scorgeranno nella ragione tecniche molto diverse. Le sue opere più importanti furono il “Leviatano”, pubblicato nel 1651, e la trilogia “De Cive”, “De Corpore” e “De Homine”, dove espose il suo sistema in maniera completa.  Hobbes afferma l’esistenza di due “postulati certissimi della natura umana”, dai quali discende l’intera scienza politica: 1. la bramosia naturale: ogni uomo vuole tutto per se ciò che è comune a tutti; 2. la ragione naturale: ogni uomo cerca di evitare una morte violenta come il più grande dei mali naturali. Esistono delle leggi su cui si basa questa tecnica di autoconservazione: 1. cercare di mantenere la pace e quando ciò non è possibile, cercare di usare i vantaggi della guerra; 2. non fare agli altri ciò c

GIORDANO BRUNO

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Filippo Bruno nasce a Nola, una piccola città vicino Napoli, nel 1548 da una nobile famiglia campana. Sin da ragazzo dimostra una propensione allo studio e un’acutissima intelligenza. Intorno ai 15 anni, pare soprattutto per proseguire i suoi amati studi filosofici più che per un vero e sincero interesse per la teologia, frequenta il chiostro dell’ordine dei domenicani a Napoli. Prendendo i voti, decide di mutare il suo nome in Giordano e diventa un grande esperto nell’arte mnemonica.     Dopo una breve permanenza a Parigi, si trasferisce in Inghilterra, insegna ad Oxford, per poi riprendere la via di Parigi, dove entra in conflitto con gli ambienti aristotelici da lui tanto denigrati. Trascorre qualche anno in Germania, insegnando a Wittenberg e a Francoforte, per approdare infine nella “tollerante” Venezia.   Tra le sue opere più importanti ricordiamo i dialoghi italiani (a cui appartengono gli scritti: La cena delle ceneri, De l’infinito, universo e mondi e Degli eroici furori) e i